Una stanza con grandi finestre con tende leggere, un tavolo rotondo bianco e tre sedie rosse, decorazione minimalista e tavolo sospeso con lampada
Cucina minimalista con pensili bianchi, finestra, occhielli di luce sul soffitto, parede decorativa con quadro e un vaso con fiori secchi sul piano cucina, sedia rossa e tavolo rotondo
Cucina minimalista con mobili beige e rivestimento in legno, tavolo rotondo con sedie rosa, scaffale in legno con libri e decorazioni, finestra luminosa.
Angolo di una cucina moderna con armadietti beige e una parete in legno scuro con mensole e oggetti decorativi.
Interno moderno con pareti bianche e armadi, una sedia nera e scaffali con statuette e libri.

CASA IN CASORETTO tipologia Residenziale anno 2025 superficie 75m² luogo Milano

Ingresso con pareti bianche, una sedia nera e un armadio bianco. Sul lato sinistro, scaffale di legno con statue e libri.
Camera con pareti bianche, letto, lampada da lettura e una piccola scrivania con un libro, ingresso a una stanza con armadio a specchio e porta aperta, vista sulla stanza successiva con letto e finestra con tende.
Camera da letto con pareti bianche, letto con biancheria beige, lampada da parete, comodino con libro, parete con pannello marrone e porta accanto a un armadio scuro con porta a battente.
Interior di una stanza con pareti e porta bianche, divano beige e lampada a parete moderna.
Bagno con lavabo rotondo bianco sopra un mobile in legno chiaro, specchio rotondo, lavabo e bidet bianchi, pareti e pavimento chiari, doccia con parete di vetro smerigliato e finestra con luce naturale, dettagli di arredamento minimalista.
Ingresso di una casa con pareti bianche, porta apribile e armadi gray, pavimento in parquet.
Design interno di un corridoio con parete bianca, porta aperta, armadio grigio e pavimento in parquet
Specchio rotondo, lampada a sfera, lavabo bianco sopra un piano in vetro, presa di corrente, pareti bianche e rivestimento a mosaico chiaro.
Particolare di un armadio in legno scuro e una parete beige con finitura a righe verticali.
Muro bianco con pannelli e base in legno, pavimento in piastrelle bianche con piccoli motivi
  • Nel cuore del quartiere Casoretto, a Milano, l’appartamento inserito in un edifico dei primi anni ‘50 trova nuova identità attraverso un intervento dal linguaggio misurato, asciutto e di elegante contemporaneità.

    L’ingresso introduce a un soggiorno dal carattere pacato, dove tonalità neutre si alternano a sottili presenze cromatiche. Principale protagonista è il volume multifunzionale in legno scuro a tutta altezza, disegnato su misura, che interagisce con l'area salotto grazie alla presenza di una panca in nicchia. Il lato meno visibile, cela la zona cucina: ante color mandorla, pensili cannettati in pendant e superfici in pietra costruiscono un ambiente coeso, silenziosamente raffinato.

    Le pareti del soggiorno sono scandite da boiserie geometriche che, oltre a delineare l’ambiente, dissimulano le tre porte filomuro che conducono agli altri ambienti. Ciascun varco introduce a un filtro cromatico più profondo, a suggerire un passaggio di atmosfera.
    Il bagno principale presenta finiture e tonalità in continuità con il resto della casa. Il mobile lavabo si raccorda armoniosamente con la grande vetrata cannettata della doccia walk-in, impreziosita da piastrelle smaltate.
    Proseguendo, l’anticamera che introduce allo studio è accompagnata da una armadiatura su misura a parete e dà accesso al secondo bagno, non privo di luce grazie a un infisso dalla forma tonda in vetro cannettato. Lo studio, come la camera padronale, conserva il pavimento in parquet originale posato a spina di pesce italiana, la cui cornice è stata integrata riutilizzando listelli recuperate da altre zone della casa.
    La camera da letto principale si raccoglie attorno a una boiserie metallica scura, a contrasto con il letto dalle tonalità chiare e ai comodini metallici. Un passaggio ad arco conduce infine alla cabina armadio, completando la narrazione di una casa pensata come luogo intimo prima ancora che abitativo.

    Photo credits: Francesca Iovene

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